INTERVISTA a: Signmark.
di: Dj Nio - materialiresistenti@gmail.com
Genova - Giugno, 2008.
[intro]: Signmark è un trentenne finlandese sordo dalla nascita che, grazie all’amico rapper Heikki, nel 2001 realizza il suo più grande sogno: portare la musica ai sordi e, al contempo, far conoscere agli udenti la comunità dei sordi. Con il supporto di Dj Sulava alle produzioni musicali si forma il gruppo vero e proprio: quest'ultimo produce le basi, Heikki è la voce di Signmark, il quale “rappa” nel linguaggio dei segni. Il primo cd\dvd del gruppo va completamente esaurito in breve tempo. Data la crescente popolarità internazionale, al trio si aggiunge anche Brendon, che “traduce” i testi in inglese. Ho avuto la fortuna di conoscere Signmark ed il suo gruppo in occasione del loro concerto sabato 14 Giugno ‘08, all’interno del 14° Festival Internazionale di Poesia di Genova. Concerto che ho avuto anche modo di presentare e concludere insieme al mio gruppo, Zero Plastica. Questa intervista è il frutto di tutti i discorsi (Signmark legge perfettamente anche il labbiale in inglese, come i suoi amici sanno il linguaggio dei segni) a trecentosessanta gradi, nati durante una cena a base di lasagne al pesto, continuati nell’after-show ad un tavolo in Piazza delle Erbe (il fulcro della “movida” locale), e conclusi solo all’alba di domenica dopo una nottata trascorsa in giro nei Caruggi (i vicoli). Ho sempre pensato che i finlandesi dovessere essere “freddi” come solo i nordici possono essere: ma mi sono dovuto ricredere…
[Dj Nio]: Dal 2001 ad oggi sono accaduti molti fatti importanti: quando avete formato il gruppo, vi sareste immaginati che un giorno avreste raggiunto un pubblico così ampio? State facendo concerti in tutto il mondo...
[Signmark]: Pensavamo che potessero essere interessati i finlandesi, e magari potesse esserlo anche la comuità dei non-udenti di tutto il mondo, ma non pensavamo che questa fosse così grande!
[Heikki]: Speravamo di essere ascoltati, ma i risultati che abbiamo ottenuto come band ci hanno stupito totalmente: abbiamo suonato in giro per l’Europa, ma anche in Giappone, in Africa, in Sud-America…
Come vi siete conosciuti?
[S]: Correndo! [risate generali, ndr].
[H]: Siamo tutti impegnati in competizioni sportive nei cento metri e in corsa ad ostacoli; io e Marco (questo il vero nome di Signmark, ndr) ci conosciamo da anni, ma con gli altri ci siamo inontrati durante gli alllenamenti, e abbiamo scoperto di avere in comune anche la passione per la musica rap.
Come nascono i testi delle vostre canzoni? Li scrivete assieme? Prima il beat e poi le rime?
[S]: Do una storia di base a Heikki, che la scrive in rima; poi la "traduco" con le mie mani in linguaggio dei segni.
[Djs]: Costruiamo le canzoni tutti assieme perchè è complicato riuscire a trasmettere il mood che può essere percepito da un udente attraverso la melodia, col solo ausilio del ritmo che, invece, può essere sentito da Signmark, attraverso le vibrazioni... Stiamo imparando a lavorare in questo modo, migliorandoci di volta in volta.
Provi a spiegarmi come percepisci la musica?
[S]: Posso sentire la vibrazione in tutto il corpo, soprattutto se sono vicino a dei woofer molto buoni! Se i bassi spingono a dovere, posso sentire il beat che ri-suona in tutto il mio corpo. Puoi provare anche tu: basta solo che ti tappi le orecchie…! Conto le battute, entro nel groove e seguo le rime dei miei amici: per noi tre é facile essere sempre perfettamente a tempo!
Parliamo dei tuoi testi: nella canzone "Our life" racconti la tua vita, delle difficoltà che hai avuto sin dalla scuola; denunci anche che sino al 1995 non esistevano leggi a tutela dei sordi, e di come la medicina speculi sugli handicap.
[S]: Sì, gli anni della scuola non sono stati tanto semplici. I ragazzi udenti ci picchiavano spesso, ma fortunatamente abbiamo imparato a difenderci! ;-) Nel 1995 ci siamo visti riconoscere il diritto di usare la nostra madrelingua, il linguaggio dei segni. Poi sono arrivati la medicina e gli impianti auricolari per non udenti, con cui pensavano di risolverci tutti i problemi... e se un medico ti dice di prendere una pillola, tu gli credi, no?
Chi è Carl Oscar Malm?
[S]: Fu un uomo sordo che nel 1846 aprì la prima scuola per non-udenti in Finlandia. In quel momento, i sordi finlandesi presero coscienza di non essere più soli... nasceva così la prima vera comunità di non-udenti.
Affermi: "Hai dannatamente ragione: non possiamo udire, ma non me ne fraga niente \ Non dobbiamo essere considerati disabili: usiamo il linguaggio dei segni \ Abbiamo la nostra lingua, orgogliosi di essere ciò che siamo \ Abbiamo la nostra cultura, siamo bi-lingue \ Abbiamo la nostra storia, siamo parte della storia \ Abbiamo la nostra società \ questa è la mia comunità". Inizio a capire perchè molti ti considerino un importante punto di riferimento…
[S]: [Perchè io ed il mio gruppo cerchiamo di unire parole per udenti e non. Ci piace pensare che siamo anche un punto di riflessione per gli udenti, per far capire loro che la sordità non è un handicap insormontabile; siamo un punto di riferimento per i sordi perchè siamo la prova vivente del "anche tu puoi farlo!"
La canzone "Shackles" è la tragica storia di un sordo fidanzato con una ragazza la cui famiglia la costringe ad abortire e a sterilizzarsi perchè la legge non permette ad una simile coppia di avere figli: è una storia vera?
[S]: Purtroppo sì: è la storia di due amici di mia madre, accaduta molti anni fa. Ora è diverso, ci è permesso avere figli.
Dj Sulava è il compositore della musica: da dove trai ispirazione per le tue basi? Ci sono altri producers che ti ispirano, oppure segui le esigenze di Mark?
[Djs]: Generalmente produco le strumentali insieme a mahtotapa, da circa 8 anni: io "nasco" nella musica rap più classica e curo la parte ritmica, mentre lui si dedica alle melodie, avendo un background da vero musicista. La nostra ispirazione nasce dalle cose che ascoltiamo, cioè qualsiasi genere musicale; usiamo molto campioni, ma allo stesso tempo componiamo e suoniamo molto, cercando di bilanciare questi due approcci diversi ed evolvendoci costantemente. Il nostro obbiettivo è di essere il più versatili possibile, come si potrà sentire nel nostro nuovo album a cui stiamo lavorando. In termin di "altri produttori ed altri musicisti" da cui possiamo essere influenzati, ce ne sono un'infinità, è impossibile nominarli tutti: se dovessi sceglierne tre direi ohmega watts, symbolic one e thes one.
Come è la scena Hip-Hop finlandese? è un fenomeno di massa come in altre nazioni europee? è un vero e proprio movimento o un fenomeno di nicchia? è radicata nelle nuove generazioni?
[H]: No, allo stato attuale non si può dire che l'Hip-Hop sia un fenomeno di massa: è più un semplice stile di musica come un altro; il genere che va maggiormente in Finlandia è il metal. La musica Hip-Hop passa difficilmente anche in radio, ma noi continuiamo comunque a spingerla!
[Djs]: Aggiungerei che c'è stato un buon periodo alla fine degli anni '90, in cui il rap finlandese ha cercato di emergere, probabilmente come nelle altre nazioni, in generale. Ora ci sono pochissimi artisti che hanno ancora un contratto discografico con delle majors. Ovviamente la Cultura Hip-Hop si può notare ovunque in diverse forme, ma in questo periodo c'è una sorta di "ritorno alle origini" e alle piccole etichette indipendenti.
Come descrivereste la musica rap in Finlandia? Ci sono molti rappers famosi? Guadagnano miliardi? ;-)
[H]: Certo, ci sono delle rap-star in Finlandia, ma sono conosciute solo a livello nazionale. Credo che i più famosi siano i Ceebrolistics e Redrama: quest'ultimo canta l'inno degli Europei di calcio insieme a Shaggy. Guadagniamo miliardi? No. ...magari! Supportateci!!! ;-D
In Finlandia il suono delle produzioni rap è orientato verso gli Stati Uniti? O ha un suo suono originale, ad esempio mischiato con la musica folk locale?
[H]: Il rap è sicuramente orientato verso gli U.S.A., ma non c'interessa copiare: la nostra musica è un insieme di differenti stili e suoni. Il nostro timbro è particolarmente melodico e per questo potremmo definirlo "europeo", o "scandinavo", meglio. Ma non ci offendiamo se per caso veniamo paragonati agli yankees!
Gran parte del pubblico presente ai vostri live, ovviamente, è non-udente. Come funziona il linguaggio dei segni? Esiste una lingua universale? Oppure ogni nazione ha il suo idioma, con tanto di dialetti e slang?
[S]: Ogni nazione ha il suo linguaggio dei segni. Non è “universale”, ma esiste un linguaggio internazionale… Se incontro un sordo italiano, cerchiamo assieme di trovare dei segni che possiamo capire entrambi, e li usiamo per comunicare; e questi segni potrebbero variare se, invece, dovessi parlare con un tedesco.
Mi è sembrato di capire che la comunità di sordi presenti al tuo live qua a Genova sia rimasta entusiasta: cosa ti hanno detto dopo lo show?
[S]: Mi hanno fatto i complimenti per tutto, per i contenuti delle canzoni e per le emozioni trasmesse. Molti mi hanno detto che hanno avuto la sensazione di volare via dalle catene dell’handicap! Sono molto contento di come ha risposto il pubblico di Genova!
Heikki, lavori come giornalista presso la radio nazionale finlandese: come vedi i tuoi colleghi italiani? Vorresti venire a lavorare qua da noi, se qualcuno ti facesse una proposta?
[H]: Certo che mi piacerebbe lavorare in Italia! Ma non parlo italiano, e credo che sarebbe piuttosto complicato lavorare così… Non conosco nulla sui giornalisti italiani, ma quello della Rai che ci ha fatto l’intervista sembrava veramente un artista bohemienne! Interessante, ma ancor più la ragazza che ha fatto le riprese, che aveva una scollatura così ampia che le si intravvedevano i capezzoli! [risate generali, ndr].
In generale, come vedete l’Italia? Che tipo di Paese vi sembra? (Esprimete il vostro giudizio senza farvi problemi: siamo un “Paese democratico“, noi! ;-)
[H]: Sono stato in Italia diverse volte per turismo e devo ammettere che sono rimasto impressionato da Genova: la città è veramente bella e la gente educata e accogliente. Come Paese, l’Italia mi sembra un po’ in crisi: il ritorno di Berlusconi al governo ne è una prova. Non capisco come un popolo come quello italiano possa avere un personaggio del genere come Primo Ministo, ma credo che i populisti siano gli stessi ovunque: come si potrebbe definire uno che si definisce il “Gesù Cristo della politica”? Sono preoccupato anche per il problema dei rifiuti in Campania: ho letto sul giornale che sono stati trovati delle scorie nucleari a Napoli… Come è possibile una cosa del genere in un Paese civile come l’Italia?
Come vi è sembrata Genova? Cosa vi è piaciuto e cosa no?
[H]: A me è piaciuta molto la costa ed il paesaggio che si vede dal Porto Antico… è unico!
Facciamo uno spot per la regione Liguria: avete mangiato la tipica focaccia e la pasta al pesto? Che ne dite?
[S]: Amo la cucina italiana! La pasta al pesto è veramente buona!!!
[H]: Io sono rimasto conquistato dal gelato extra-fondente! E dal prosiutto crudo… Delizioso!!!
Cosa conoscete dell’Hip-Hop italiano? Conoscete qualche gruppo?
[S]: Certo! Conosco Zero Plastica. E anche Zero Plastica. Ah, dimenticavo: Zero Plastica! [ride, ndr].
[H]: Ehi, anch’io conosco Zero Plastica!!! Devono essere veramente famosi, allora!!! [risate generali, ndr]. Abbiamo visto anche un tipo su Mtv che rappava insieme ad una cantante rock, ma non so chi sia [Fabri Fibra e Gianna Nannini, ndr].
Pur non capendo l’italiano, come vi sono sembrati i gruppi –L8 di Cuori e Zero Plastica- che hanno aperto il vostro concerto? Vi sono piaciuti? Quando li farete venire a suonare in Finlandia? [risate, ndr].
[Djs]: Mi sono piaciute tantissimo le produzioni: che groove, ragazzi!
[Brendon]: …E che bel flow!
[H]: Mi piace molto la lingua italiana: avete un gran bel flow che si sposa bene sulle strumentali. Anche i beats stessi: suonano bene come quelli degli yankees! [risate, ndr]. Nei primi mesi di giugno organizziamo sempre una jam internazionale, in Finlandia: l’anno prossimo potreste venire a rappresentare l’Italia! Che ne dite?
Belin! Bella sotria, veniamo di corsa! Un’ultima domanda. E quando dico: “Zero”, tu mi rispondi…?
[tutti in coro, mentre Signmark unisce il simbolo “zero” allo spelling della parola successiva]: “Plastica”!!!
Non so se tutti i finlandesi siano così loquaci e calorosi, ma questi sono veramente dei grandissimi intrattenitori! Rappers ed atleti in media 1 metro e 85, i finnici tornano a casa con una bella prima esperienza italiana, offerta da una Genova straordinariamente ospitale e positiva. Signmark e soci saranno di nuovo in Italia il 15 Agosto, per un concerto in Sicilia: siete tutti tenuti ad andarci! Per conoscere la location esatta visitate
www.signmark.biz
www.myspace.com/signmark
La versione integrale dell’intervista a Signmark, le foto (by Veronica Onofri) del concerto a Genova, i video e gli mp3 sono su
http://zero-plastica.blogspot.com
http://veronica-onofri-foto.blogspot.com
http://associazione-triburbana.blogspot.com