Zero Plastica per il CHIAPAS

Zero Plastica hanno recentemente registrato un nuovo pezzo -"Il colore della terra"- in esclusiva per la compilation "Un cafesito mami", curata da Stefano "Il Generale" Bettini. Si tratta di un cd a scopo benefico, il cui ricavato sarà devoluto all'associazione Ya Basta per il sostegno del progetto "Caffè Rebelde Zapatista", l'iniziativa di vendita in Italia del caffè prodotto in Messico, senza intermediari e senza prezzi imposti.
Alla compilation hanno aderito anche alcuni dei maggiori gruppi reggae italiani e alcuni grandi ospiti internazionali. L'uscita del disco è prevista per fine gennaio 2007.

Per la nuova canzone "Il colore della terra", Lure e NioS hanno collaborato con diversi amici: Tato alias "Dr.Ricci" (suonando le chitarre e il basso), Della dei Pessimi Elementi (che ha preso parte ai cori del ritornello) ed Emiliano "E.M.I." Bugatti (fondamentale nell'arrangiamento e nel mixaggio del pezzo) del gruppo elettronico Jamadda. Il master è stato fatto da Roberto Gabrielli, all'Oltreilsuono studio di Genova.
Questo pezzo sancisce il ritorno in studio di Zero Plastica, e l'inizio di un nuovo disco...

www.zero-plastica.com

'NVERSI - "Tra u marcu e l'anchizze": un disco reggae-dub + un libro di poesie in genovese


All'origine di questo progetto culturale vi è la collaborazione tra il poeta Marco Carbone "u Carbun" e Roberto Gabrielli -musicista, produttore e responsabile dell'Associazione Oltreilsuono-: il risultato è una raccolta di poesie in dialetto genovese su musiche "Jamaica style". "Tra u marcu e l'anchizze" fonde la ritmicità e la forza del reggae giamaicano con la dolcezza, la crudezza e l'originalità del nostro diaeltto, ormai sempre più tristemente in disuso. Questo disco è verosimilmente una ricerca attraverso il lessico genovese, con le sue parole "creole" derivanti da secoli di contatti e scambi con altre culture. Undici tracce da ascoltare e ballare che hanno preso vita grazie anche a a musicisti che da anni suonano nell'underground genovese, e che con il reggae si danno del tu.

Il titolo del cd, "Tra u marcu e l'anchizze", significa "Tra l'incudine ed il martello", e rispecchia il momento storico che sta vivendo l'umanità dei giorni nostri. Dietro un'apparente sensazione di libertà, si cela una generale situazione di controllo, stile "Grande Fratello" di orwelliana memoria. Il cd apre con "A scuse rutte" -"le finte scuse"-: quelle del cuore, della gente, e soprattutto quelle dei politici, che marciano a suon di soldoni sulla pelle delle povera gente. Globalmente, questo è un disco che si fa ballare; e, in più, prova a stimolare l'ascoltatore alla riflessione sulla condizione attuale del mondo, dove pochi favoriti si arricchiscono, e molti stanno a guardare impotenti.

I musicisti che hanno contribuito alla realizzazione di questo "contest cd" sono: Toni la Corte - tastiere; Matteo Mammoliti - drum e percussioni; Renè Rassi - basso; Rossano Villa - trombone; Alessandro Ginevri - flauto; Angelo Bastianini - sax; Massimo Rapetti, Marco Tindiglia e Umbertino - tromba; Papapaul e Verò - percussioni; Simone Maggi - fisarmonica; Eva Kanta - voce; The Xterix (Sergio Limuti, Riccardo Kalb, Robi Gabrielli) - cori.

Il cd è autoprodotto e autoditribuito: lo si può richiedere a oltreilsuono@tin.it o comprarlo direttamente al Music Store del Porto Antico di Genova.

www.zero-plastica.com

Zero Plastica su Mentelocale.it

Di seguito pubblichiamo l'intervista sul maggiore portale della Liguria (Dicembre, 2006).


Zero Plastica: rap dal Mar Ligure
Il gruppo hip hop riprende le radici e la canta a modo suo. «Pasta al pesto, no hamburger», dicono. Quattro chiacchiere con Nio's e Lurè
di Daniele Miggino
GENOVA, 1 DICEMBRE 2006
Il nostro viaggio nella comunità hip hop incontra oggi il gruppo Zero Plastica, ovvero NioSiddharta e Lurè, due ragazzi di 26 e 24 anni che hanno già una lunga esperienza sul campo, come dj, mc e produttori. Il loro debutto sulla scena genovese è avvenuto durante il G8, quando hanno diviso il palco con Assalti Frontali e Colle der Fomento. Mica male.
Qualche giorno fa ci hanno portato un po' di materiale da sentire, tra cui il loro primo album, Zero Plastica. «Stiamo lavorando al secondo - dicono - ma c'è ancora molta strada da fare».

Dal 2001, quando hanno formato il gruppo, i due lavorano gomito a gomito. Dicono di avere ruoli distinti nella composizione: una positiva (Lurè) e una castrofica (Nio's). «I nostri percorsi si sono uniti proveniendo da strade diverse - dice Lurè - quando proviamo ci confrontiamo continuamente».
Zero Plastica, il loro cd di debutto, è una sorta di autopresentazione: «un concept nel quale volevamo far capire chi siamo, cosa pensiamo riguardo ai problemi del mondo». Per loro stessa ammissione, il prodotto finale è risultato un po' acerbo, ma già lì si sente il funk, deciso e coinvolgente, che li caratterizza.

«Il problema è che l'hip hop americano è sempre più la celebrazione del consumismo - dice Nio's - mentre noi preferiamo rifarci alle nostre radici. Anche se io ho iniziato ad ascoltare il rap con Cypress Hill e De la Soul». In Italia i punti di riferimento iniziali sono OTR, Articolo 31, Sottotono.
Ma con il passare del tempo i due si avvicinano alla tradizione ligure (trallallero, i cantautori) e a chi negli ultimi anni si è dimostrato più sensibile al recupero in chiave moderna della tradizione musicale: in particolare i Sensasciou. «Riprendere le radici e cantarle con il rap, questo è il nostro motto», dice Lurè. Il loro stile di produzione oggi è prendere gli spunti di De Andrè, Bindi, Tenco, Lauzi e stravolgerli. «Pasta al pesto, non hamburger», è un altro motto dei due.

Qualche curiosità sui nickname. NioSiddharta è un mix di Matrix ed Herman Hesse: «Il protagonista del film è quello che cerca di far vedere agli altri il mondo così com'è, mentre il personaggio di Hesse è colui che sa aspettare, meditare e digiunare. Comunque ora mi chiamano anche "Maniman"». Già, i nomi si danno a manciate nell'hip hop. E Lurè? «Il Re!», dico io pensando di aver capito tutto. E lui: «No, è che mi chiamo Lorenzo e suonava bene».